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La polizia ha sequestrato centinaia di strumenti paleolitici, piastrelle romane, ossa e altri manufatti antichi da due case in Spagna

Dec 17, 2023

In uno dei siti è stato scoperto anche un taccuino scritto a mano che descriveva in dettaglio le posizioni esatte da cui erano stati prelevati gli oggetti.

Taylor Dafoe, 3 gennaio 2023

Le autorità spagnole hanno sequestrato centinaia di antichi resti scheletrici e reperti archeologici dalle case di due uomini nella provincia di Alicante.

Tra le reliquie confiscate ci sono strumenti di selce del Paleolitico, fossili di ammonite e nautilus, mulini del Neolitico e dell'età del bronzo, anfore fenicie, tessere di mosaico romane e un teschio umano.

Secondo un annuncio della Guardia Civil del 30 dicembre, i due proprietari degli oggetti sono indagati per appropriazione indebita di beni di valore artistico, storico, culturale o scientifico. Le accuse non sono state ancora presentate.

Foto: Interno della Guardia Civil Mo.

I rispettivi casi risalgono al novembre dello scorso anno, quando le autorità furono informate della presunta presenza di resti umani in una casa nel piccolo villaggio di Gata de Gorgos, nel sud-est della Spagna. Un'incursione nella proprietà ha restituito numerosi frammenti ossei che si ritiene abbiano tra i 4.000 e i 5.000 anni.

Il proprietario ha indirizzato la polizia verso un'altra residenza, occupata dal secondo sospettato, nella vicina città di Denia. Lì, le autorità hanno confiscato una vasta collezione privata di reperti archeologici che l’uomo affermava di aver ereditato da un parente defunto. "Tuttavia", hanno spiegato le autorità nel loro annuncio, "non possedeva alcun tipo di documentazione che potesse giustificarne il possesso".

Foto: Interno della Guardia Civil Mo.

In quest'ultima abitazione gli investigatori hanno rinvenuto anche un gran numero di quaderni manoscritti, presumibilmente scritti dal parente defunto, contenenti i luoghi esatti da cui provenivano i reperti archeologici.

"Lo studio condotto da specialisti potrebbe aiutare a datare l'origine e il contesto dei pezzi, aumentando così il loro valore e persino facilitando l'individuazione di nuovi siti archeologici", hanno affermato le autorità.

Tra le due proprietà sono stati scoperti circa 350 pezzi archeologici e quasi 200 oggetti scheletrici. Secondo il rapporto della Guardia Civil, attualmente sono detenuti e conservati nel vicino Museo Archeologico di Denia mentre si svolgono le indagini.

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